Il 30 novembre 2022, nel corso della 152a sessione plenaria, il Comitato delle regioni (CdR) ha approvato all’unanimità il parere di Karine Gloanec-Maurin (primo vicesindaco di Couëtron au Perche) sulla revisione delle indicazioni geografiche dell’UE.
L’AREPO ha avuto il piacere e l’onore di sostenere il lavoro della relatrice nel corso dell’ultimo anno, in qualità di esperto nominato dal CdR.
“Le indicazioni geografiche sono parte integrante dell’identità europea: chi potrebbe immaginare la Francia senza lo Champagne, l’Italia senza il Parmigiano o la Spagna senza il Jamón Ibérico. Hanno plasmato i nostri territori e svolgono tuttora un ruolo fondamentale nello sviluppo rurale, perché assicurano un reddito migliore ai produttori e contribuiscono all’attrattività delle aree rurali. Sono il modello da seguire per sviluppare un’agricoltura europea di qualità. Per questo motivo il CdR ha sostenuto l’evoluzione del sistema delle IG verso un approccio volontario alla sostenibilità, al fine di incoraggiare i produttori e i gruppi di produttori a partecipare maggiormente alla transizione sostenibile”, ha dichiarato Gloanec-Maurin.
Infatti, il suo parere, già approvato all’unanimità dalla commissione NAT del CdR il 5 ottobre, riporta l’attenzione della revisione sul contributo delle IG allo sviluppo rurale e riconosce il loro contributo alla sostenibilità. Di conseguenza, il parere propone di definire la portata degli impegni di sostenibilità nel nuovo regolamento, sostenendo un approccio volontario alla sostenibilità, in grado da un lato di riconoscere e promuovere le pratiche esistenti e dall’altro di sostenere e incoraggiare i produttori e i gruppi di produttori a partecipare maggiormente alla transizione sostenibile.
Nel suo parere, il vicesindaco di Couëtron-au-Perche sottolinea anche l’importanza di fornire scadenze chiare e di accelerare le procedure di registrazione e modifica dei disciplinari.
Per quanto riguarda la proposta di coinvolgere l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) nel funzionamento del sistema, la relatrice, ricordando sempre che le IG sono più che dei diritti di proprietà intellettuale, ha sostenuto il suo coinvolgimento nel fornire assistenza tecnica alla Commissione europea per questioni legate alla proprietà intellettuale e per contribuire a migliorare i controlli e la lotta contro le frodi.
Il parere di Gloanec-Maurin sottolinea l’importanza di incoraggiare le associazioni di produttori a strutturarsi meglio per lavorare in modo efficace. Una forte governance collettiva è al centro del sistema delle IG. Tuttavia, per non compromettere i sistemi già esistenti e che funzionano bene, ha chiesto di applicare una maggiore sussidiarietà per consentire agli Stati membri di mantenere o migliorare i loro sistemi nazionali.
Inoltre, si sottolinea la possibilità per gli enti pubblici regionali o locali di assistere nella preparazione della domanda e nella procedura di registrazione delle Indicazioni Geografiche, ricordando quanto sia importante la formalizzazione del contributo delle regioni nella preparazione e nelle fasi preliminari del processo di registrazione di una nuova IG.
Infine, un cenno alle IG di piccole e medie dimensioni, che rappresentano il 48% del numero totale di IG nell’UE, ma solo lo 0,5% del valore totale delle vendite. Nel parere, Gloanec-Maurin ha chiesto un sostegno adeguato per consentire ai produttori di IG di piccole e medie dimensioni di sostenere gli elevati costi di produzione ed evitare così di rinunciare alla certificazione.
Anche l’eurodeputato e relatore del Parlamento Europeo per la revisione del sistema delle IG, Paolo De Castro (IT/S&D), ha partecipato alla plenaria, ricordando la convergenza tra il suo parere e quello di Gloanec-Maurin. Ha inoltre sottolineato che questa revisione “non è una rivoluzione, ma l’evoluzione di un sistema unico al mondo, che già funziona generando valore senza bisogno di investire fondi pubblici”.
Maggiori informazioni :
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