L’AREPO esprime soddisfazione per l’adozione in sede della Commissione Agricultura e Sviluppo Rurale del Parlamento europeo del testo consolidato della proposta di regolamento per la politica di informazione e promozione dei prodotti agricoli. La rapidità con cui si è giunti ad un accordo tra le Istituzioni Europee, a solo cinque mesi dalla presentazione della proposta della Commissione, testimonia l’importanza riconosciuta a questa politica per valorizzare e rafforzare la competitività dell’agricoltura europea. Il nuovo regolamento prevede un aumento progressivo delle risorse disponibili da 61 milioni previsti per il 2014 a 200 milioni nel 2020.
Il Presidente dell’AREPO, Tiberio Rabboni, si è dichiarato soddisfatto per il riconoscimento dell’importanza delle indicazioni geografiche. La proposta definisce infatti la promozione dei sistemi di qualità come una delle priorità fondamentali, al fine di migliorare la conoscenza dei consumatori sui meriti di tali prodotti. A questo proposito si introduce per la prima volta la possibilità di menzionare l'origine dei prodotti nelle campagne di promozione. Un altro importante elemento accolto positivamente da AREPO è l’inclusione delle organizzazioni dei produttori come beneficiari della politica di promozione.
L’AREPO riconosce inoltre l’importanza dell’accordo raggiunto in sede di trilogo perchè, grazie alla posizione del Parlamento europeo, si è arrivati ad una proposta migliorata e più bilanciata. La possibilità per il vino di accedere in autonomia al finanziamento per i programmi promozionali e la partecipazione finanziaria dell’Unione sono stati punti centrali del negoziato. La mancata reintroduzione del cofinanziamento degli Stati membri e delle Regioni è stata parzialmente bilanciata dall’aumento del finanziamento comunitario, innalzato al 70% nel caso di programmi semplici sul mercato interno e all’80% per i programmi multipli sul mercato interno e per tutti i programmi nei Paesi terzi. La riduzione degli oneri finanziari a carico dei beneficiari finali è un elemento fondamentale per garantire un trattamento equo alle piccole e medie imprese.