26 Maggio 2020 Notizie

La Commissione Europea lancia la strategia “Dal produttore al consumatore” verso sistemi alimentari più sostenibili

Lo scorso 20 maggio la Commissione Europea ha presentato le strategie Farm to Fork e Biodiversity, che mirano rispettivamente a creare sistemi alimentari più sostenibili e ad arrestare la perdita di biodiversità nell’Unione Europea. Con il loro insieme di azioni e impegni, presentati come ambiziosi, dovrebbero costituire il nucleo del Green Deal europeo e un elemento chiave del piano di ripresa dell’UE, con l’intenzione di aprire una nuova strada per la ripartenza dell’economia europea dopo il Coronavirus, consapevoli della necessità di un “sistema alimentare robusto e resiliente che continui a funzionare in tutte le circostanze, in grado di garantire l’accesso a un’offerta sufficiente di cibo a prezzi contenuti per i cittadini”.

L’AREPO accoglie con favore la pubblicazione delle due strategie, consapevole del contributo delle Indicazioni Geografiche (IG) allo sviluppo rurale sostenibile e alla resilienza delle aree rurali e marginali nonché del loro potenziale in termini di protezione del paesaggio rurale e conservazione della biodiversità. Pertanto, constatiamo con soddisfazione che, tra le 27 azioni proposte in particolare dalla strategia “Dal produttore al consumatore”, alcune siano orientate alla priorità generale della Commissione di rafforzare il sistema delle Indicazioni Geografiche.

Infatti, la Commissione si impegna a rafforzare il quadro legislativo sulle IG e, ove opportuno, includere criteri di sostenibilità specifici (Azione 18). Ciò potrebbe contribuire a riconoscere e promuovere la partecipazione delle IG alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Tuttavia, occorre fare attenzione a non mettere a repentaglio la giustificazione giuridica dell’eccezionalità delle IG ai sensi del diritto di proprietà intellettuale, ossia il legame con il territorio che giustifica la riserva del termine geografico. Inoltre, nel quadro delle azioni riguardanti le regole di concorrenza (Azione 10 e 11) la Commissione prevede di lavorare con i colegislatori per migliorare le norme agricole che rafforzano la posizione degli agricoltori nella catena di approvvigionamento alimentare, come i sistemi di qualità dell’UE. La lotta contro le frodi alimentari lungo tutta la filiera alimentare (Azione 19) avrà anch’essa un effetto positivo sul settore delle IG.

Con l’obiettivo di fornire informazioni chiare su alimenti sani e sostenibili e di responsabilizzare i consumatori, la strategia pone anche l’accento sul miglioramento dell’etichettatura. Nel 2022 sarà pubblicata una proposta per un’etichettatura nutrizionale obbligatoria armonizzata nella parte anteriore della confezione (Azione 20) e la CE lavorerà su una proposta per estendere l’indicazione obbligatoria dell’origine a determinati prodotti (Azione 21). Infine, la CE esaminerà anche le modalità per armonizzare le indicazioni verdi volontarie e per creare un quadro di etichettatura alimentare sostenibile che copra gli aspetti nutrizionali, climatici, ambientali e sociali dei prodotti alimentari (Azione 23).

Pur riconoscendo l’importanza di fornire informazioni accurate e complete ai consumatori, occorre tenere presente il rischio di incorrere in un’informazione troppo semplificata relativa ai prodotti, soprattutto per quanto riguarda i profili nutrizionali e l’etichettatura nutrizionale. Le azioni che puntano a scelte alimentari sane e sostenibili dovrebbero privilegiare un approccio verso un’alimentazione equilibrata e non limitarsi all’analisi del contenuto di grassi, zuccheri e sale. I profili nutrizionali che portano alla riformulazione dei prodotti (Azione 15 e 16), minacciano di alterare la natura stessa di prodotti come le IG, derivanti da know-how e tecniche di produzione tradizionali.

Allo stesso modo, per quanto riguarda il rafforzamento del contributo della politica di promozione alla produzione e al consumo sostenibili (Azione 24), l’efficienza in termini di emissioni di carbonio non dovrebbe essere utilizzata come criterio principale per misurare la sostenibilità. È necessario un approccio olistico che tenga conto di tutte le dimensioni della sostenibilità. Prodotti come le IG, considerati prioritari da questa strategia e spesso associati alla produzione di diversi beni pubblici, dovrebbero essere considerati come buone prassi di produzione nel futuro sistema alimentare sostenibile europeo.

Inoltre, al fine di migliorare la disponibilità e il prezzo degli alimenti sostenibili e di promuovere regimi alimentari sani e sostenibili nell’ambito della ristorazione istituzionale, la Commissione intende determinare le migliori modalità per stabilire criteri minimi obbligatori per gli appalti sostenibili nel settore (Azione 22). La definizione di criteri minimi obbligatori dovrebbe aiutare le città, le regioni e le autorità pubbliche nell’approvigionamento di cibo sostenibile per le mense pubbliche e promuoverà, indirettamente, sistemi di agricoltura sostenibile.

Entro il 2030, la nuova politica alimentare di punta dell’UE propone una riduzione del 50% dell’uso e del rischio di pesticidi, una riduzione di almeno il 20% dell’uso di fertilizzanti, una riduzione del 50% delle vendite di antimicrobici utilizzati per gli animali d’allevamento e l’acquacoltura, e il raggiungimento del 25% dei terreni agricoli in agricoltura biologica.

Infine, la Commissione presenterà una proposta legislativa per un quadro di riferimento per un sistema alimentare sostenibile entro la fine del 2023 (Azione 1). Il quadro conterrà definizioni comuni e principi e requisiti generali per sistemi alimentari e alimenti sostenibili. Inoltre, affronterà le responsabilità di tutti gli attori del sistema alimentare.

L’AREPO si propone di lavorare insieme alla Commissione e alle altre Istituzioni dell’UE per garantire il giusto posto e il giusto riconoscimento alle Indicazioni Geografiche e ai sistemi di qualità per i prodotti agroalimentari e vitivinicoli.

 

Link Utili:

Dal produttore al consumatore: scarica qui la comunicazione completa. Altri documenti e materiale informativo sono disponibili qui.

Clicca qui per consultare il feedback dell’AREPO alla Roadmap pubblicata a febbraio 2020.